Mal di schiena e osteopatia

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L’EFFICACIA DELL’OSTEOPATIA

L’osteopatia al giorno d’oggi risulta essere la terapia d’elezione per la cura dei disturbi della colonna vertebrale, sia in condizioni non patologiche che in buona parte patologiche. Il segreto della sua efficacia è dovuto alla capacità di migliorare la funzionalità biomeccanica delle strutture, le stesse strutture che sono ogni giorno soggette a un sovraccarico di lavoro, apportato da patologie o dai fattori descritti nel mal di schiena aspecifico. Diversi studi hanno dimostrato che al giorno d’oggi è la soluzione più efficace nella cura dei disturbi lombari e in generale della colonna vertebrale, questo perché i risultati sul paziente sono più veloci e stabili, ciò non toglie che è possibile integrarla con altre terapie in una sinergia vincente.
Ovviamente parliamo di quei casi di mal di schiena dove non è indicato da parte di uno specialista l’intervento chirurgico.

Quali sono quindi le condizioni per cui è indicato il trattamento osteopatico?

  • Tutti i tipi di mal di schiena aspecifici, l’85% dei mal di schiena presenti.
  • Alcune condizioni di mal di schiena con diagnosi specifica, vediamo gli esempi più comuni:
    1. Discopatie: bulging, protrusioni, ernie, schiacciamenti del disco;
    1. Nevralgie: come ad esempio la lombo-sciatalgia o la cervico-brachialgia;
    2. Artrosi e fenomeni associati;
    3. Patologie autoimmuni della colonna vertebrale.

INCIDENZA DEL MAL DI SCHIENA IN ITALIA

Secondo l’organizzazione mondiale della sanità il mal di schiena è la prima causa di assenza al lavoro dopo l’influenza. In Italia il 25% delle persone ne soffre, se prendiamo in esame la fascia tra i 50 e gli 80 anni di età arriviamo al 50%.

DA COSA NASCE IL MAL DI SCHIENA

Cominciamo col dividere il mal di schiena in due categorie: con diagnosi di causa specifica e con diagnosi di causa aspecifica.

I mal di schiena specifici sono di natura patologica o traumatica, quindi con cause direttamente associabili all’insorgenza del mal di schiena. I mal di schiena con diagnosi specifica sono circa il 15%. Alcuni esempi di cause di mal di schiena specifici:

  • Discopatie
  • Nevralgie
  • Artrosi e fenomeni secondari all’artrosi
  • Stenosi del forame vertebrale
  • Listesi
  • Patologie autoimmuni della colonna vertebrale
  • Fratture vertebrali
  • Osteoporosi
  • Tumori
  • Ascessi Spinali
  • Patologie vascolari

I mal di schiena aspecifici hanno invece fattori stressogeni che agiscono sul nostro corpo. Alcuni esempi:

  • cattive posture
  • movimenti errati
  • sedentarietà
  • assenza di attività sportiva
  • fattori psicologici.

I mal di schiena aspecifici sono l’85%.

MAL DI SCHIENA IN Età PEDIATRICA

I bambini più piccoli possono manifestare mal di schiena rifiutandosi di camminare o modificando il loro modo di camminare.

Gli adolescenti e pre-adolescenti possono soffrire di mal di schiena in seguito a traumi, cattive posture o per un eccesso di attività sportiva. Anche abitudini scorrette, come l’errata posizione nei banchi scolastici e l’uso di zaini eccessivamente pesanti, possono causare mal di schiena.
Ci possono essere poi delle malattie che causano mal di schiena nell’età dello sviluppo:

  • Spondilolisi
  • Spondilolistesi
  • Morbo di Scheuermann
  • Lesioni del disco intervertebrale e fratture vertebrali
  • Infezioni (Spondilodisciti)

COME AGISCE L’OSTEOPATIA

Attraverso una diagnosi e delle tecniche manuali specifiche non invasive, mirate a ripristinare la massima efficienza possibile del sistema biomeccanico dell’individuo.
Per chi conosce la fisiologia, si parla di carico allostatico.
Le tecniche apportano delle risposte neurofisiologiche riflesse:

  • portano ad un aumento del range di mobilità articolare con la rottura di aderenze intra ed extracapsulari
  • un rilascio immediato dei tessuti miofasciali dovuto all’inibizione dei fusi neuromuscolari e organi tendinei del golgi
  • alla produzione di beta-endorfine con azione antiinfiammatoria
  • a una risposta di attivazione muscolare più efficiente
  • alla regolazione del sistema neurovegetativo dell’individuo

QUANTE SEDUTE OCCORRONO

Difficile dirlo, dipende se siamo in condizioni acute, sub-acute o croniche, dall’età del paziente, dallo storico clinico, dalla qualità di vita della persona, dalla capacità intrinseca di risposta al trattamento e ovviamente dalle capacità dell’operatore. Statisticamente ci vogliono in media almeno due sedute per migliorare nettamente le condizioni della schiena in condizioni cliniche più complesse, per quanto riguarda pazienti di giovane età con prognosi favorevole è sufficiente spesso anche una seduta.

MANTENIMENTO DEI RISULTATI CLINICI

Una volta raggiunta una condizione clinica ottimale è bene mantenerla, attraverso delle sedute programmate in funzione del paziente a distanza di diversi mesi o anche annuali, per non incorrere in recidive. Cosi da garantire una massima efficienza del sistema meccanico e posturale anche a distanza dalla presa in carico.

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